L’associazione

WABA Italia (Worldwide Aquatic Bodywork Association Italia - associazione di categoria) è la prima associazione italiana degli operatori professionisti di Watsu® (Water Shiatsu). Nata nel 1993, ha organizzato i primi corsi per operatori e insegnanti in Italia e ha consentito ad Harold Dull di depositare il marchio “Watsu” in Italia e in quasi tutti i paesi europei per tutelarlo, compito che WABA Italia ancora oggi svolge.

Watsu® è il primo dei Water Shiatsu, una Disciplina Bio Naturale che si pratica in acqua a temperatura isotermica (circa 35°) in piscine di circa 110 cm. di altezza, in cui il Professionista sostiene il cliente in galleggiamento operando tramite digitopressioni, ondulazioni e dondolii per favorirne il rilassamento e il benessere.
L'attività professionale del Watsu® è disciplinata ai sensi dalla legge 4/2013 "Disposizioni in materia di professioni non organizzate".

L'associazione si è successivamente connotata come associazione di professionisti, assumendo un ruolo decisivo nella rappresentanza degli operatori presso Ministeri, Regioni ed Enti.
WABA Italia, in quanto associazione professionale di categoria:
- è inserita nell'elenco delle associazioni professionali rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate, redatto dal Ministero di Grazia e Giustizia, con decreto del 2 dicembre 2014;
- si attiene al QRSP (Quadro Regionale degli Standard Professionali) del "Water Shiatsu", approvato con decreto n. 12582 del 30/11/2016 (vedi allegato 5);
- è iscritta al Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali di Regione Lombardia, istituito con L.R. 2/2005, e rispetta il catalogo dell'offerta formativa in Discipline Bio Naturali di Regione Lombardia;
- ha organizzato tre corsi in collaborazione con Enti accreditati in Regione Lombardia (negli anni 2014, 2015 e 2018), che hanno consentito il riconoscimento formale dell'aggiornamento professionale nella disciplina Water Shiatsu;
- dal 2011 propone ai propri soci professionisti la migliore polizza assicurativa di Responsabilità Civile Professionale verso terzi.

Il CONSIGLIO DIRETTIVO eletto il 19 aprile 2023 - in carica fino ad aprile 2026 - è così composto:
Presidente: Cristina Scarpa
Vicepresidente: consigliere Francesca Bertocci
Tesoriera: consigliera Cristina Negrisolo
Consiglieri: Gianni de Stefani, Luciano Conti, Katia Mella, Federica Grazioli, Caterina Procopio
Segretaria: consigliere Tiziana Riva

Per contattare il Consiglio Direttivo inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vantaggi

Per una professione emergente come il Watsu®, una rappresentanza di categoria può significare una possibilità di riconoscimento e di tutela, che al singolo professionista non è possibile.  Presentarsi alle istituzioni collettivamente per far fronte alle necessità della nostra professione, infatti, è l’unica via possibile per ottenere la visibilità necessaria. Tramite un’associazione di categoria è possibile consociarsi ad altre associazioni con le stesse istanze e sostenere le nostre argomentazioni con la forza dei numeri.

Un altro vantaggio dell’iscrizione a WABA Italia è relativo alla forza contrattuale: un professionista che offra la sua opera ad una struttura non come singolo, ma come membro di un’associazione professionale, può vantare la garanzia di standard professionali condivisi e contrattare una retribuzione coerente con i parametri minimi e massimi definiti e concordati dal collettivo dei soci dell’associazione.

Per un libero professionista è indispensabile garantire il cliente con una polizza assicurativa RCP (Responsabilità Civile Professionale), ma assicurarsi singolarmente ha costi elevati: per ottemprerare a questo obbligo, WABA Italia ha cercato le migliori offerte e modalità di copertura. Tutti i dettagli sulla polizza collettiva attualmente in atto sono forniti al momento della prima iscrizione o del rinnovo. Grazie alle convenzioni a cui ha accesso l'associazione, si possono ottenere maggiori vantaggi e a costi contenuti, soddisfacendo quindi le direttive della Comunità Europea.

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